If you have not yet read Pope Benedict’s Apostolic Letter opening the Year of Faith, Porta Fidei, or even if you have read it, take 14 minutes and read it in this lovely document-set-to-music video:
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Cristiani per servire
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Il Presidente
La presenza dei cattolici nell’Anno della Fede,
L’11 ottobre 2013 termina l’ ”Anno della Fede” indetto dal Santo padre Benedetto XVI°, un anno, proposto, ricco di riflessioni e suggerimenti per tutti, per vivere con Fede e Amore le indicazioni Pastorali dedicate a queste virtù per rinnovare nei n/s cuori la gratitudine per questo grande dono del Signore.
E’ indiscusso che la Chiesa Cattolica è garante di valori umani, tra i quali la dignità della persona ed alla sua Dottrina Sociale tutti riconosciamo la funzione di illuminazione e di orientamento del nostro cammino di cristiani, che non devono essere “ cristiani da salotto ” come dice giustamente Papa Francesco, “ arroganti del loro essere ”( Vaticano Chiesa S: Marta 15.5.2013) .
Il tempo in cui viviamo e pieno di novità, insidie, caratterizzato da un secolarismo sempre più evidente (risentito anche dai movimenti cattolici ), da un smodato permissivismo, da un relativismo aberrante, dove e facilmente si è attivati a seguire tutte queste “virtù”, ma la parola del S. Padre è la via sicura e la scelta di camminare da cristiani alla luce del Suo insegnamento, come fecero gli Apostoli che seguirono Gesù sulla via della Croce.
“ Saper intravedere la spiga del seme che muore per dare frutto a suo tempo “ resta l’obiettivo che è quello di riscoprire la n/s Fede ( della quale ne abbiamo fortemente necessità !) e con la quale “colloquiamo” con gli altri, secondo il Catechismo della Chiesa Cattolica di cui ricorre il 21 della sua pubblicazione, soprattutto quello di affiancare la Fede ai credenti che quotidianamente non dimenticano di affidare con coraggio la loro esistenza al Signore , di esempio agli altri per “usufruire” di questa Fede.
Dare voce a coloro che soffrono e sperano in un mondo migliore, nell’aiuto fraterno dei cristiani che sanno offrire la loro vita, il loro tempo nel servizio con la preghiera, che ci unisca e che ci aiuti sempre a scoprire il volto di Gesù in coloro che soffrono e cercano amore, pace, giustizia .
L’ “Anno della Fede” ha consegnato a tutti un Messaggio ricordando “gli ultimi fra gli ultimi”, più indifesi, più deboli, più emarginati, quali i disabili fisici, gli handicappati psichici, le persone anziane, i malati terminali, i familiari tutti e la comunità cristiana è chiamata ad essere più presente e con più effervescenza su questa frontiera dell’emarginazione .
In una parola da non solo vedere questi cittadini deboli, fragili, ultimi “ nella difesa dei diritti dei deboli, che non sono diritti deboli” come dice il Cardinale Dionigi Tettamanzi, nè come un carico di dolore, ma come dovere di cristiani ad accoglierli con solidarietà e con una seria meditazione, “ dal concepimento al declino ” ( Papa Francesco 12 agosto 2013 Brasile Settimana Sociale della Famiglia) .
Resta pur sempre un segno di carità “ rallegrarsi con quelli che sono nella gioia” e “ piangere con quelli che sono nel pianto “ ( San Paolo ai Romani, Rm 12,15).
“ Non possiamo accettare che il sale diventi insipido e la luce sia tenuta nascosta (Mt.5,13,16). Anche l’uomo di oggi può sentire di nuovo il bisogno di recarsi come la samaritana al pozzo per ascoltare Gesù, che invita a credere in Lui e ad attingere alla Sua sorgente, zampillante di acqua viva” ( Gv 4, 14 Porta Fidei 3).
In questo “ Anno” di preghiera, non dimentichiamo e vogliamo dire con molta umiltà e brevità, che il Signore ci ha donato il nuovo Pontefice, Francesco 1° al secolo Jorge Mario Bergoglio, il quale nella Sua validissima predicazione ha dato e dà al mondo una “lezione” semplice, decisa e coraggiosa .
Mentre svolge il suo dire alla ricerca delle necessità della gente e non all’affermarsi personale, alla ricerca della non visibilità e non alla difesa di presunti diritti, ci ha voluto insegnare la ricerca della Croce, del valore dell’essenzialità, della semplicità, per un nuovo cammino di rinnovamento con la fedeltà al Vangelo, alla gioia del credere e alla totale sottomissione a Dio guardando, specialmente verso il mondo della sofferenza e della povertà .
Ha voluto imporsi il nome di Francesco, che è l’icona della povertà, restando per la gente un punto di riferimento ineludibile e sensibile alle questioni sociali, una Papa di Santa Romana Chiesa : un Papà per tutti , un vero papà attento alle necessità della vita .
Questo “Anno della Fede” ha voluto comunicare efficacemente il linguaggio delle Verità, della Parola, della Meditazione, per aver fatto ritrovare la Fede a quanti l’hanno perduta, infondere più coraggio a quelli che dicono di averla, a quelli che stanno perdendola nel quotidiano, perché “ Il Signore conceda a ciascuno di noi di vivere la bellezza di essere cristiani” ( Lettera Apostolica Porta Fidei 11 ottobre 2011) .
E con le parole del Beato Giovanni Paolo II° “ Andiamo avanti con speranza ! ”
Previte
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Amen!
Cristiani per servire
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Il Presidente
Conferenza Internazionale Vaticana sulla tematica delle persone anziane e malate, una solitudine tramutabile in una sintomatologia emotiva ! Sono necessarie le Case di Riposo ? E la famiglia… ?
Terminata la 28° Conferenza Internazionale che si è svolta in Vaticano sul tema “ La Chiesa a servizio delle persone anziane malate: la cura delle persone affette da patologie neurodegenerative”, ciascuno di noi si domanda : cosa stai facendo per gli altri ? ” ( Martin Luther King Junior ) e cosa richiediamo alle Istituzioni Legislative :. Petizione 2013
L’evolversi della società e l’invecchiamento della gente in Italia secondo i dati Istat, le persone con più di 65 anni oggi 2013 costituiscono il 15% della popolazione anziana e nel 2025 saranno il 25% .
Il parziale aiuto alle famiglie (?) dallo Stato sociale, la frequente emarginazione delle persone anziane e malate, hanno contribuito in tale maniera a considerare che quelle persone hanno subito una maggiore difficoltà nella vita quotidiana, non esclusa la tentazione di ricorrere spesso all’eutanasia : budget del ricoverato .
Quella solitudine è tramutabile in una sintomatologia emotiva che conduce o può condurre alla depressione : primo disordine funzionale della persona anziana ed ammalata, anche con problemi psichici, se non al suicidio .
Una volta la vecchiaia, meglio la senilità la tarda età la maggiore età era considerata una “casta”, un periodo di validità dì vita “acquisita”, di sapienza “infinita”, ma nel secolo odierno la situazione si è controvertita in quanto la persona anziana è considerata e ritenuta in fase di declino, priva di una esistenza ancora utile, un nulla .
La stessa sofferenza dell’anziano, anche malato, potrebbe spingerlo a domandarsi se la stessa esistenza e coesistenza sia utile alla società e proprio per questo rende difficile e spesso vana la ricerca del senso : “ non pochi si chiedono se abbia ancora senso porsi una domanda sul senso”( punto 81 Capitolo VII° Lettera Enciclica “Fide et Ratio” del S. Padre Giovanni Paolo II°. Ma quale senso nella vita viene oggi offerto ?
Comunque questo “passo” del Santo Padre oggi Beato ci invita a raccogliere la realtà in tutta la sua drammaticità dell’essere umano, anche quella della persona anziana ed anche malata, capirla, valutarla perché esiste il timore di perdere quei diritti che fanno parte dell’etica civile, cioè il rispetto della dignità della persona che una progressione, anche, di norme giuridiche tentano di cancellare.
Ricordiamo tutti quanta sofferenza traspariva nel viso del Beato Giovanni Paolo II° quando si è affacciato l’ultima volta da quella finestra in Piazza San Pietro e quanta sofferenza di servizio sociale insiste nell’anziano malato !
Nella fase terminale della vita, specie per la persona anziana ed ammalata, questa si trova esposta all’accanimento terapeutico contro la dignità della persona umana togliendole la libertà di preparazione alla morte e nell’eutanasia procurando intenzionalmente la morte qualora la vita sia compromessa da una malattia o menomazione psicofisica.
La n/s società, le persone anziane, specie malate, stanno perdendo la fiducia nelle Istituzioni perché quest’ultime hanno forse dimenticato che le ingiustizie sociali hanno spesso originato eversioni da precisi codici etici .
Quello che ci ha più colpiti, stupiti , poco rassegnati, è stata l’insensibilità e l’indifferenza, oggi novembre 2013, per l’aver dimenticato di proporre, al mondo in questa come in altre “Conferenze“ promosse anche dalle Istituzioni Italiane, (argomento poco valutato dai mass media), la carenza di Case di Riposo in grado di garantire una adeguata assistenza di tutta la popolazione autosufficiente o meno, le cui condizioni quotidiane di arretramento dei servizi sociali e sanitari sono notevoli lasciando al lucro attivissimo ed alla speculazione privata la gestione di ricoveri, .pur restando la famiglia, bisognosa di essere sostenuta dallo Stato, la migliore “medicina” per la persona anziana ed ammalata.
Spesso ci chiediamo e chiediamo che non sia questa una forma di “eutanasia strisciante” o “ mascherata ” ?
Il sussidio costituito dalla “Pastorale sanitaria e la nuova evangelizzazione per la trasmissione della Fede “, questo principio cristiano sia l’inalienabile continuazione della sacralità ed inviolabilità della vita .
I servizi pubblici, come le Case di Riposo, sono necessari e devono essere riveduti con priorità assoluta, con quei criteri non solo rispondenti allo spending review, ma in un contesto che tenga concretezza, valori morali orientati e diretti al bene comune !
Quella citazione all’inizio del n/s dire, chiede alla società, allo Stato una ragionevole chiarezza a farsi carico dei temi etici che sono, tra altri, procreazione, eutanasia, difesa della vita umana, della dignità di ogni cittadino, dell’emarginazione degli anziani, disabili fisici, handicappati psichici, malati terminali, Alzheimer, Sla, sindrome da burnot di tutto il mondo della sofferenza e non solo quella “difesa” a senso unico dei n/s amici a quattro zampe !
In questo 24 novembre fine “Anno della Fede”, in quello “Europeo dei cittadini” sul diritto di cittadinanza, in questa difficoltà della vita degli anziani, della crisi morale, sarebbe opportuno, anzi prioritario la costruzione di Case di Riposo che costituiscono una grave emergenza sociale, citazione forse dimenticata dalla Conferenza Vaticana, ma persistente dallo Stato Sociale Italiano, onde garantire anche una adeguata assistenza a questa tipologia “anziana” !
Le persone anziane hanno bisogno e la necessità di avere dalla società e dalla famiglia quell’assistenza e quella cura amorevole verso i propri membri malati, sia nel corpo che nella psiche, con risposte concrete e non chiacchiere.
E vorrei terminare con le parole : “ Uno podría pensar que podría haber una especie de eutanasia escondida” “ Uno, osserva Papa Francesco parlando ai giovani argentini nella Cattedrale di Rio, “potrebbe pensare che ci sia una specie di eutanasia nascosta, cioè non ci si prende cura degli anziani” e denuncia ancora Papa Francesco, “ c’è anche un’eutanasia culturale, perché non li si lascia parlare, non li si lascia agire”.
Questa è l’esortazione del Papa, che continua nella difesa citando che “ i giovani devono emergere, devono farsi valere” e “gli anziani devono aprire la bocca” e “insegnarci”, devono “ trasmettere la saggezza dei popoli”. (Lampedusa e Favela di Varginha da Radio Vaticana 17 agosto 2013 ) .
Questo il n/s augurio come cristiani per aiutare quanti sono nel dolore e nella sofferenza e come cittadini nella forza della solidarietà per riprendere il cammino del bene comune .
Nell’opinione pubblica è evidente che potrebbe prevalere la protesta, ma non è morta una ambita meta e come dice il Beato Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza !”
Previte
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